
La sceneggiatura è solida e l'ingenuità di alcuni snodi alle prime battute del film è neutralizzata da una narrazione che rimonta poco per volta i pezzi di una storia che sembrava sfilacciata.
Jimmy Yu Wang è un discepolo del maestro Qi, ma è di umili origini, gli altri fratelli lo infamano. In seguito ad una colluttazione perde un braccio, imparerà delle tecniche segrete e con la sua spada mozza (mi permetto di affermare che tale oggetto è una genialata) divverrà lo Spadaccino Diversamente Abile.
Archetipo, e non solo per quanto riguarda il Kung fu movie.
Melodramma; generato dal kung fu, che è oggetto del film (una spada è una spada, non si accettano interpretazioni psicanalitiche da quattro soldi).
Solo quando l'eroe riuscirà a diventare il numero 1 nel Kung Fu potrà conciliarsi con il mondo, disimpegnarsi dagli obblighi di parentela e avviarsi così verso una vita bucolica in compagnia di una sana ragazza di campagna.
Il codice di comportamento degli antichi guerrieri, sebbene sia trattato in modo piuttosto nostalgico, più che nobilitare il protagonista, lo ingabbia nella società. Ma Jimmy Yu Wang, forte del suo pragmatismo marzialamoroso, combatte per salvare l'etichetta (e per sancire la propria superiorità) e solo dopo potrà vivere liberamente, non poteva fuggire, è questione di forma, e di skills.
Alle sequenze extramarziali viene dato ampio spazio è vero, ma questo non deve trarre in inganno, non siamo di fronte a Wuxia: perchè la performance è al centro della rappresentazione e, sebbene il montaggio sia veloce e i movimenti di macchina barocchi, ben poco è sacrificato alla fisicità, alla materialità delle mazzate.
Se poi si dice che è Wuxia perchè la traduzione è cappa e spada e qui si combatte con le spade beh...si va IMHO fuori strada.
Possiamo anche aggiungerci che in questo film possiamo trovare praticamente ogni strategia(stereotipo?) narrativa tesa a far scoppiare uno duello (es: i tipi che vanno a molestare una brava ragazza), non che il merito stia nell'aver usato formule ingenuotte, è che se prendete un film a caso di Kung fu classico troverete per forza di cose un pezzettino di questa pellicola, tanto per dimostrarne l'archetipicità.
La colonna sonora è praticamente priva di Fuh Fuh, parrà bizzarro, ma invece di tendere al realismo c'è il contrappasso straniante e distensivo (dovuto probablimente alla centralità che quegli effetti hanno nel cinema di arti marziali successivo) .
Il cinema di Hong Kong non sarebbe quello che è senza l'opera di Cheh.... il tipo d'eroe messo in scena, la regia, i temi...Tutto deriva da qui, non è originale da dirsi, ma è così.
Si potrebbe fare un'elenco dei registi influenzati/educati da Cheh, ma si firrebbe per fare una lista dei migliori registi di Hong Kong.
Angolo del Gossip: pare che Jimmy Yu Wang oltre ad essere stato campione di nuoto prima di diventare attore famoso fosse anche affiliato alle triadi.