
Ero andato al cinema con l'idea di vedermi un bel film d'ispirazione nazionalsocialista, con una retorica fiera e autoritaria, con un ideologia furiosa, ma purtroppo queste mie aspettative sono state disilluse, almeno da questo punto di vista: la retorica nazionalsocialista effettivamente c'è, ma è pallosa e nello sforzo di autodefinirsi fiera e autoritaria riesce solo a far urlare i suoi attanti (sperando che ci passiate il termine), e ci sono le urla "Uh! Uh!" e quelle durante le quali si argomenta un discorso, e sono molto più interessanti le prime.
Ma ci è comunque piaciuto il film, certo, speravamo in qualcosa di più estremo, di meno hollywoodiano, ma visti gli incassi che ha fatto dovevo immaginarmelo, che c'era meno carne al fuoco di quella che è stata trucidata sul campo di battaglia, ma ciò non toglie che se non ci importa dei buchi di sceneggiatura, se non ci importa NULLA della veridicità storica o dell'ideologia che sta dietro al film, se qualche linea di dialogo ridicola l'abbiamo presa col sorriso, tutta questa accondiscendenza non la si può concedere anche per quanto riguarda le vicende parallele: come ha detto qualche blogger (ma non mi ricordo chi, quindi non metto il link, se vi leggete rivendicatevi) le sequenze cittadine sono noiose, girate con il peggior piattume da fiction di serie B e francamente anche inutili (ah, inutili no, servono a dire che le donne sono tutte troie e che i politici sono tutti corrotti).
C'è poi chi ha detto (rob) che questo (io la faccio molto più spicciola) dovrebbe essere il cinema nuovo, beh io di nuovo non ci ho visto nulla, solo perchè i fondali sono fatti al computer? Mi sembra pochino, e chi ha parlato di innovazione ha preso una svista, si fa un uso molto più convenzionale qui che in Sin City delle *nuove* tecnologie, tanto per rimanere in territori affini.
L'azione ci è piaciuta a metà: vedere bicipidi di freaks trafitti dalle lame dei greci e Cicciobastardo decapitare i generali di Serse è piacevole, quanto ogni singolo schizzo di sangue e petto trafitto (come i babbo! cit. ndr.), ma i ralenti e gli speed up su di ogni singola lancia che viene scagliata e su di ogni singolo affondo che viene fatto sono troppo, e mi sto riferendo ad un mero dato quantitativo: se ne perde subito la forza espressiva e cinestetica, che spreco.
Dalla parte opposta c'è un'immobilità grandemente plastica, come non pensare a David come ispirazione originaria, il problema, non da poco, è che solo raramente (e quando avviene è solo con fugacia) la plasticità delle forme (che colori!) e la composizione del quadro riescono a sfondare il nulla che sta succedendo in quel momento (quando? adesso!) e le urla dei soldati che sempre ci accompagnano.
Allora, dell'azione abbiamo parlato, dell'idologia ne abbiamo parlato a sufficenza, i punti dolenti li abbiamo affrontati, ora ci sarebbe da dire qualcosa riguardo all'omosessualità di cui questo film è saturo (beh, per fortuna non ci sono tematiche omosessuali), ma non vorrei perpetuare le inutili battute sul petto depilato dei greci e del trucco transgender di Serse, vorrei solo spezzare una lancia a favore del Re Transgender, lui mentre è a fare la guerra c'ha le tipe che gli fanno gli show lesbo mentre i greci sono invece dei sodomiti incalliti (sia Leonida che il politicante si fanno la regina nel culo) e fanno sempre scorrere il sangue prima di dialogare, di contro troviamo una diplomazia Persiana che se non erro si mostra per ben 4 volte disponibile nei confronti del nemico.
Inoltre i Greci, questi civili che non si inchinano a nessuno, vanno in giro mezzi nudi con i capelli e le barbe incolte e sono per la purezza della razza.
L'esercito di Serse è invece un crogiuolo di culture e tradizioni (basta vedere la diversa fattura delle punte di ogni freccia), usano armi più avanzate della lancia (che è la prima arma su cui l'uomo ha messo le mani) e delle uniformi decorose.
Il nostro Leonida che lotta per la libertà non sembra più libero, fra gli intrighi di corte, la moglie e i rapporti con le altre città Greche, di quanto non sarebbe stato se si fosse chinato a Serse.
E poi Serse c'ha i Ninja e una Capra che suona il sitar. che te lo dico a fare.