
Due donne combattono contro il male, contro i loro padri/tutori, impersonificazione della malvagità dei legami tradizionali, del potere feudale, del vecchio. Combattono anche per la conquista dell'eroe, che in mezzo a loro due fa un po' la figura dello sfigato, fa un po' lo smargiasso per tutto il film, ha una spada nascosta dentro una tonfa di legno e la usa a caso, gli serve giusto per ammazzare il villain e salvare le due belle cinesi.
La struttura è quella del melodramma, ricopiata passo passo, stilema per stilema senza pensarci troppo su, ma per fortuna non è per la narrazione che viene ricordato questo film (da chi viene ricordato?) e nonostante la trama sia piuttosto avvicente e arzigogolata (che melodramma sarebbe senza arzigogoli?) è verso altri lidi che dobbiamo focalizzare il nostro interesse.
Certo, non aspettatevi di vedere Come Drink with me, qui l'ambizione artistica è nulla, il respiro corto e si dimostrano più anni di quanti se ne abbia. Ma è un orgoglioso e fiero film popolare, marcato da un sottotesto rivoluzionario (e non a caso visto che la casa di produzione era filo-RPC e filomarxista) e antiborghese, ci mancava poco che l'eroe andasse in giro innalzando il libretto rosso del compagno Mao.
Il film fu un grande successo, e sembra proprio che fu tale per le coreografie innovative dei due giovani fighting instructor che rispondevano al nome di Tong Kai e Lau Kar Leung. I combattimenti si facevano più fisici e diretti (rispetto agli altri swordfighting degli Shaw), i wireworks marginali e si vede addirittura l'eroina compiere delle forme di kung fu di fronte alla macchina da presa, purtroppo è ben evidente l'assoulta incompetenza degli attori con le arti marziali, tant'è che è difficile oggi emozionarsi per quei combattimenti.
Ma c'è un mondo di cose da vedere; i costumi ricchi e sfarzosi, ricamati in oro, coloratissimi, esagerati, cambiano ad ogni sequenza, sono una gioia da vedere e qualche volta si riesce anche a creare un quadro cromatico che non assomigli ad un'accozzaglia schizofrenica.
La recitazione, sviluppata dai modelli d'opera cinese, è uno specchio delle passioni e ogni personaggio è capace di mostrare delle facce che non è possibile raccontare.
Ma vorrei concentrarmi su SiSi Chen, l'eroina decisa e votata all'azione, che lotta per il suo uomo (che però vuole l'altra, quella brava e obbediente) e che ad ogni sbattere dei suoi occhioni ci regala emozioni e informazioni indispensabili. Basta un occhiata per farla passare dalla rabbia alla gelosia, dall'amore alla vendetta.
Che donna!
Hong Kong : Lau Kar Leung : wuxia : rivoluzione culturale