
Ancora non ero nato, ma già era tutto già accaduto, anche allora, era già accaduto tutto; tanto tempo fa, in una galassia lontana...
Episodio III è il film più cupo, quello che più si appoggia al mito/immaginario della trilogia classica - trovarsi a mordersi i pugni ed accorgersi che è per tutta la durata del film che lo si sta facendo - e allo stesso tempo ne è materia fondante, è ciò che spiega e ciò che dà origine, è archetipo, è l'inizio nella fine: perchè se è vero che è il terzo episodio, è anche vero che è l'ultimo, e che la festa del ritorno dello Jedi è pura illusione, perchè Lucas non ci ha lasciato con lo Jedi in festa, Lucas ci ha lasciato con Darth Vader e l'Imperatore che guardano compiaciuti la Death Star in costruzione, e, se non fosse che Lucas di politica e fascistizzazione ne parla in maniera massiccia ed esplicita nel corso del film, si coglierebbe l'occasione per evidenziare lo sguardo preoccupato del regista sul panorama attuale della nostra galassia... ma, anche se è la fine, anche se è l'inizio, anche se lo Jedi è costretto a nascondersi, anche se il futuro è Oscuro, ci sarà sempre una nuova speranza, ci sarà sempre qualcuno pronto a raccogliere una spada laser, Star Wars non finisce mai, la struttura non è quella di una doppia trilogia, ma quella dell'uroboros (il serpente che si morde la coda), ma a forma di otto.
Ogni dialogo e ogni fatto rimanda ad altro, si va sempre a interrogare l'ipertesto della saga, si spiega il come e il perchè di certi avvenimenti, di certi dialoghi, di certe ingenuità sconcertanti, se ne sancisce l'inesorabilità, la pregnanza, l'efficacia postuma e retroattiva, si fa luce su misteri e se ne pongono di nuovi; il tutto si va a legare al resto della saga, il tutto collassa nell'oscurità del male, che stringe la sua morsa intorno ai personaggi, al personaggio: melò familiare, privato, da soap, che decide e predispone il destino dell'universo.
Ed è un crescere continuo di Oscurità e di Paura, di Male, di Ambizione, di Complotto, di Dolore, non c'è redenzione, non c'è vittoria.
Niente battute o personaggi buffi, silenzio religioso in sala, l'avvento del lato oscuro, iniziato in sordina fra i fuochi d'artificio (armi di distrazione di massa) , qui arriva a compimento...
Dopo l'orgasmatica sequenza iniziale c'è poco spazio, poche battaglie: Lucas fa di questo il film che più guarda ai drammi umani e (più esplicitamente degli altri) alla politica: per Anakin non ci può essere altra via, e questo noi lo sappiamo bene, e lo vediamo sempre più corrotto dal Lato Oscuro della Forza, diventare [O]scuro dentro e fuori, sempre più ambizioso, e con sempre più paura di perdere il potere e sempre più voglia di dominare gli altri: tutto il film è sul passaggio, sulla trasformazione graduale e inarrestabile di Skywalker, sulle sue riluttanze e sul suo dolore privato; consapevole poi che la sua è una scelta sbagliata, porterà avanti un progetto che non lo può più interessare: dopo la fine si occuperà solo di far soffrire gli altri perchè lui ha sofferto - Epico, Tragico e Romantico lui è - ed è per questo che Darth Vader non può che ispirarci la più sentita e sincera pena; è per questo che il suo dolore diviene il nostro dolore.
E si soffre, e si sta male, e ci si contorce per gli spasmi, Maestro Yoda costretto all'esilio, i cavalieri Jedi uccisi a tradimento, complotti e menti spigolosi sotto cappucci, democrazia affogata negli applausi, il senato imbavagliato, l'esercito di cloni asservito al potere dei Sith, la tecnologia/design lucente e positivista dei primi episodi come è veloce, come è repentina, violenta e naturale nella sua involuzione razionalista e reazionaria: divise grigie, navi triangolari, quadri di comando mondrianiani.
Lato Oscuro della Forza....
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
Lato Oscuro della Forza.
"Ti stavo aspettando Obi Wan, ci rincontriamo finalmente, ora il cerchio è completo;
quando ti ho lasciato non ero che un discepolo, ora sono io il maestro"
Quanto sono stato stupido a pensare che questa fosse la battuta più bella della storia del cinema....solo adesso lo è!; solo dopo aver Visto, solo dopo che Sappiamo, è solo dopo il prima che quella frase dopo quasi trenta anni arriverà con tutta la sua Forza.
"Non puoi vincere Darth, se tu mi abbatti io diventerò più potente di
quanto tu possa immaginare."
Solo ora sappiamo cosa voleva veramente dire Obi Wan.