
Gordon Liu è un principe amante del buon vino, della pittura ed esperto maestro di arti marziali; durante un suo soggiorno al sud prende come discepolo uno sbarbatello (Yue Wong)...ma si viene a scoprire che c'è un complotto contro il maestro per questioni di successione imperiale...
Dalla grande compattezza e organicità riesce ad intrecciare grazie ad una buona sceneggiatura le vicende personali ai combattimenti e alle schermaglie, si procede con calma e per longtake (usato più nei combattimenti per i dialoghi).
Anche una conversazione d'arte o una scena di brindisi con coppe decorate (!!!!) viene trasformata in un duello, ed è attraverso il kung fu che si crea intrattenimento e divulgazione, drammatizzazione e non ultima la suspance che si viene a creare essendoci oggetti di valore nel mezzo allo scontro (preziosi vasi di dinastie antiche o ricercatissimi vini).
Ancora una volta si inizia in un teatro di posa monocromo, dove durante i titoli di testa, un gran gruppo di comparse e i protagonisti, anticipando i punti cardine della storia (ovviamente picchiandosi) che oltre ad essere forse il più bello che mi è capitato di vedere offre anche spunti interessanti... chissà se anche nell'opera cinese c'era qualcosa del genere prima dell'inizio... quale è la sua funzione?... perchè (se nn mi ricordo male) lo faceva solo lui...forse per giocare a carte scoperte con lo spettatore, dichiarare fin da subito l'artificiosità del(di un) film sancendo però a tempo stesso la veridicità dei combattimenti/coreografie/prove fisiche.
Ho visto anche una divertente brecciatina anche al cinema più fantasy quando un grasso ladruncolo braccato dalle guardie prega buddah per "volare" schiantandosi miserabilmente su un muro...