
Penso che moretti sia stato uno dei registi più aggressivi e pungenti del nostro paese, un critico, o forse meglio dire un disilluso, della sinistra e delle sue sottoculture, fin dagli esordi non si è mai risparmiato di esplicitare anche le cose più scomode alla sua parte politica, era quindi con grandi aspettative che mi avvicinavo al suo ultimo lavoro.
Mi domando perchè ci sia stato tutto questo clamore per un film che di certo non sarà la rovina di Mr.B e che molto probabilmente non gli toglierà alcun voto; il motivo di tutto questo clamore è forse spiegato fra le righe del film; ma visto che la CENSURA POLITICA è tornata tristemente a tener banco, un film italiano che parla aperatamente male del CENSORE è piuttosto normale che faccia chiacchera (tutta pubblicità per M) e non tanto per quello che si dice (in ogni caso niente di nuovo o rivelatore) ma per il fatto stesso di puntare il mirino su Mr. B.
L'italia che raffigura Moretti è triste; senza nemmeno quella voglia di scappare in una surrealtà pallannuotistica, è la triste presa di coscienza che non solo nelle istituzioni, ma anche nei rapporti fra le persone, di qualunque parte, il berlusconismo ha trionfato.
Quello che dispiace vedere non è tanto la descrizione che si fa dell'Italia, descrizione che per altro condivido, ma il fatto che questa, e tutto il senso tragico delle vicende, non siano supportate dalla carica dissacrante e pungente di Moretti persona, che qui appare spento, stanco, consumato, un po' come l'italia del film si potrebbe dire, io direi proprio come il film.
Perchè è una storia lenta, priva di mordente, che si perde nella noia e che conta solo alcuni pallidi momenti Morettiani (per altro quasi tutti legati alla componente metalinguistica).
Un Moretti che dopo la stanza del figlio vuole commuovere a tutti i costi, inserendo la tematica del divorzio (che poi non è che non voglia dire niente nei confronti del caimano, ma è la volontà di commuovere che da fastidio) e indugiando su inquadrature melanconiche è un Moretti che sta diventando vecchio, è un Moretti senza fantasia, è un Moretti che non mi interessa più.
Anch'io sono triste, ma di un triste teatrale, vitale...tu, invece, sei triste squallido..