
Attraverso le lettere, gli articoli di giornale, i comizi e tanti tanti tanti dialoghi e monologhi il film va avanti noioso, mitizzando (carrellando sui proletari STACCO campi dal basso della Luxemburg) la compagna polacca nei pochi comizi che vediamo; poi veniamo subissati di parole; regia piatta, pittoricismo aberrante a tratti. Un pasticcio strascicato fra quello che voleva essere un'omaggio alla retorica rossa del tempo (o più probabilmente un'omaggio dell'ideologia attraverso la retorica visto che l'azione è ridotta a ZERO) e un'indagine antropsicologica su Rosa come donna.
Anche i filmati storici di repertorio inseriti a forza nella diegesi non migliorano la situazione.
Poi da come è montato e da quel che succede non si impara nemmeno niente sulla lega di Spartaco.
Perchè far vedere leggere e far recitare gli scritti di Rosa?