
A uccidere la creatura sarà una famiglia di disadattati e medaglie di bronzo a cui il mostro a rapito la bimba e che, invece di perdere tempo a rilasciare gas puzzolenti, mangiare le salsiccie e scandire gli slogan in piazza, lottano contro il mostro.
Il registro grottesco è sicuramente uno dei punti di forza del film e che in buona parte regge il poco credibile fatto che un mostro grosso realizzato in digitale esca dalle acque di un fiume in cui è stata versata della formaldeide dagli americani.
La realizzazione del mostro è sicuramente meritevole dal punto di vista dell'animazione,del modello e dell'integrazione con l'ambiente reale (il che non è poco), ma purtroppo (forse un Budget relativamente contenuto?) il lucertolone/pescegatto è evidentemente troppo plasticoso, ma stranamente dopo pochi minuti già ci ha conquistati e gli vogliamo subito bene, sperando che continui a mangiare tutti e vomitare ossa.
Intrattenimento di alto livello, emozione, divertimento commozione, un blockbuster del genere non si vede con facilità.
L'agent yellow, il gas che gli americani spruzzano contro il mostro, se (forse) si salva nelle premesse, quando poi viene mostrato è una forte caduta di stile e di tensione. Molto dipenderà dal fatto che ho trovato ridicolo e esteticamente orripilante il dispositivo con il quale il gas viene spruzzato, ma il modo con cui appare quel conchiglione giallo è frettoloso e a parer mio anche discretamente forzato.
Bong Joon-ho è bravo, sia nelle scene d'azione che nelle scene più toccanti e divertenti, dove vengono fuori le sue qualità a gestire i tempi drammatici e ad alternare i piani di ripresa.