
Una bimba brutta e antipatica (e con una pancia tonda e sporgente come quella di Giorgio Ariani) ha perso un concorso di bellezza e viene ingiustamente ripescata per andare in California a fare la finale. Famiglia al seguito.
Cerchiamo di pensare al finale, alla risoluzione dei conflitti e allo scoglimento di tutti gli asti (non gli spumanti) e delle difficoltà in una danza ridicola ma liberatoria che, unendo generazioni e problematiche attraverso il ridicolo, purifica il marcio e esorcizza il dolore, dando nuova speranza e gioia di vivere a tutta la famiglia: un fallito, un vecchio morto che prima di morire era tossico, un ragazzo che farà una strage a scuola e un professore gay che ha tentato il suicidio e che non è più professore. Ora, cerchiamo di pensare che in fondo non c'è solo del buonismo, che c'è anche una riflessione amara sulla vita e....ehm. no. Tolto il buonismo e la piccola gioia della famiglia (questa è a taglio doppio) rimane un tegame, magari non puzza, ma ci vedi tutti i resti del cibo; e come uno sciamano osserva le interiora di qualche esotico animale per scoprire i misteri del mondo noi, da quei tre quattro cretini che ballano a fine film capiamo che tutti quegli screzi iniziali non erano altro che biscottini da dare ad un pubblico desideroso di vedere camioncini VolksWagen gialli tenuti in perfetto stato di conservazione (ma che proprio a inizio viaggio si ferma, tò che sculo) con tutta la famiglia che supera i problemi, con un figlio che rompe le palle ma poi cresce e diventa bravo, con un marito che capisce che non farà mai un cazzo nella vita e con una figlia con la pancia come Giorgio Ariani partecipare con grinta ad un concorso di bellezza per ActionFigures giganti di Barbie.
E poi di qui e poi di la, e di su e di giù, ce ne sarebbero tante da dire, come il nonno che dice le parolacce tanto per fare l'alternativo (spararsi la roba probabilmente era troppo da drogato, così hanno deciso ,saggiamente, di fargliela solo sniffare, quando invece occhi morbosi come i nostri avrebbero gradito la vista di un ottantenne che si fa in vena) oppure, oppure non mi viene a mente altro, nè di buono nè di negativo.
Io a fare la parte della bambina ci avrei messo Giorgio Ariani.
