
Hellboy come unica attrattiva del film, gli altri personaggi sono trascurabili...(cattivi compresi... questo è un grande male che affligge un po' tutti i film di oggi....i cattivi non sono abbastanza cattivi! sono crudeli, ma eterei). Il carisma e i cazzotti del Diavolo riescono a garantirci un onesto intrattenimento.
Scene d'azione una dietro l'altra, ammazzamenti, fughe, cospirazioni, qualche citazione e poi c'è lui, Hellboy, che ci intrattiene con battute da actionmovie (anche divertenti!), distrugge un po' tutto quello che gli capita a tiro, salva il mondo dai Nazidiavoli e si innamora di una fanciulla incandescente...
E' proprio la resa del lato romantico del mostro che più mi impressiona benignamente, Hellboy si trova molto più in difficoltà con i suoi sentimenti che con creature ripugnanti, il regista ci scherza sopra, e lo fa fare direttamente al suo lucertolone rosso.
G. Del Toro, messicano alla seconda regia “importante� dopo blade 2, tratta le sequenze amorose e di “vita da Freaks� con tono ironico e distaccato, le utilizza come “diversivo� alle colluttazioni, agli inseguimenti e a tutto quello si conviene a questo tipo di film, ma soprattutto la “pupa� di turno non se la fa con il bellone dell'FBI, sceglie invece il mostro, l'immigrato, Hellboy.