
L'abusatissima narrazione ad incastri (degna di menzione la sceneggiatura) non fa mai perdere l'orientamento allo spettatore; ad ogni cambio di rotta le coordinate del racconto vengono risettate, facendo più affidamento ai colpi di scena e al grottesco anzichè a derive cervellotiche.
Non c'è solo del buon intrattenimento, l'instabilità degli eventi è quella dei personaggi, tutti accomunati dalla passione per il fumo, legati dai capricci del fato in una realtà che umilia e degrada i soggetti...i quali durante il cammino violento e contorto della ricerca di una riscossa...finiranno per farsi fuori l'un l'altro (durante tutto lo svolgersi della pellicola), e l'unico personaggio positivo del film è quella pasta d'uomo di barbiere, che alla fin della tenzone sarà l'unico a potersi ritenere soddisfatto (liberandosi dell'insopportabile moglie).
L'hacker voyeur (che piazza webcam nell'appartamento della vicina) è poi ben caratterizzato (lo si fa vedere utilizzare Linux), evitando derive dell'immaginario e concentrandosi sul come visualizzare delle azioni (il lavoro al computer) che è ben poco cinematografico di per se' (è piuttosto noioso vedere muovere un mouse e battere su una tastiera....non passa nemmeno tutta la fisicità della scrittura manuale)....qui invece si rende bene il lavoro in hackmode con un montaggio schizofrenico: alternando le varie finestrelle sul monitor, le mani sulla tastiera, la sigaretta perennemente in bocca, cdrom, pennarellini per scrivere all'istante il nome sopra il cd appena masterizzato (subito è già troppo tardi).
Un'altra cosa che mi è subito balzata agli occhi è l'utilizzo di riquadri all'interno dell'inquadratura, finestre con tanto di bordo che indicano (sfuocando ciò che sta fuori dalla finestra) allo spettatore cosa deve vedere, ovvero...come il computer entra nel linguaggio del cinema.
Però manca qualcosa a questo lavoro per essere veramente convincente, forse non ci si è voluti spingere troppo oltre (una maggiore irriverenza non sarebbe stonata nel contesto), o forse tutto quello che passa sotto il pulp è stato sviluppato in tutte le sue possibilità...fatto sta che rimane una buona produzione, divertente....ma altrettanto innocuo sotto tutti gli aspetti.