
Il primo film di Chia-Liang Liu è una parziale sorpresa. Non tanto per la qualità, è senza dubbio un buon film, non tra i migliori del genre, ma godibilissimo e con un paio di combattimenti davvero meritevol, quanto per l'inaspettata presenza (oltre ad un tocco di leggerissima commedia) di una sequenza horror dove il regista si fa apprezzare per dei longtake che sviluppano una buona suspance e eleganti movimenti di macchina, certo, esigenze di sceneggiatura, perchè fino all'ultima mezz'ora si combatte pochino, con il protagonista intento a raggirare i cittadini con il suo spiritual kung fu (in pratica finge di essere un Dio e si fa pagare per i crimini commessi dai passanti nelle loro vite precedenti) e a corteggiare una bella ragazza inspiegabilmetne vestita da maschio.
Poi i cattivi scoprono che è un farlocco e lo vogliono massacrare.. ma arriva la polizia e lo arresta per la sua condotta truffaldina.
Ed è in quest'ultima parte che osserviamo come i combattimenti (per quanto splendidi, affollatissimi e violenti) non godano ancora di quella compattezza e fluidità che saranno presenti nei lavori successivi del regista, il quale spezza il meno possibile l'azione ed è ancora alla ricerca di un equilibrio visivo: in un'alternanza fra il close up e il totale che non sempre riesce a rendere l'azione completa, tonda e piena. Ancora non si è arrivati allo Yin e lo Yang.
Solo per fanatici.