I disegni (sopratutto degli ambienti), sono estremamente curati e minuziosi, con un colore caldo e sporco (come il cuore dei protagonisti?), cercano il dettaglio per fottere con la realtà.... e ci riescono perfettamente.
La storia così impregnata di spirito natalizio, di convenzioni e citazioni varie, dal plotting a ingranaggi e dall'irresistibile caratterizzazione dei personaggi va a scontrarsi contro il vero più del vero (i disegni, il sociale & politico ecc ecc), la tensione che scaturisce da questo "scontro" mi sembra l'asse portante del film.
Siamo sempre in bilico fra la commedia e il melò(senza mai eccedere), costruendo l'uno nell'altro grazie ad una rocciosa sceneggiatura che abbandona la zavorra per strada e fa del buon infotainment. Ma il sorriso tenero e un po' ebete che la nostra bocca andrà a formare per tutto il film è un sorriso amaro
C'è poco da stare allegri...ma alla fine si sta bene lo stesso...e IMHO non è tanto per il finale all'happyending o per il tono leggero quanto per l'estraneità alla realtà e ai drammi dei protagonisti (è un film natalizio distribuito intelligentemente dopo carnevale, quindi che si faccia portavoce di speranza e amore è d'obbligo e più che una limitazione queste "imposizioni" di genere sembrano essere una risorsa/escamotage per le intenzioni di Kon) ....
Estraneità che questa favola mette appunto in dubbio e in discussione... riallacciando i drammi degli emarginati a quelli degli integrati, posizionandoli (le persone) su di un'ipotetica scala dalla quale si può cadere facilmente... ma dove si può solo sperare di risalire.... e siamo tutti più o meno in pericolo di caduta.
I titoli di coda poi, con i grattacieli e la torre di tokyo che ballano su una sinfonia n9 rifatta ska-dub-elettronica (con rimandi meccanici) è esilarante.... l'arrangiamento/remix dovrebbe essere di tali Moonriders ... e sebbene la loro carriera sia più che ventennale non sembrano molto popolari in rete.. sob