I Dardenne riescono a non farti accorgere che chi stai guardando è un attore, o che comunque è qualcuno che sta recitando.
I costumi e le scenografie, malgrado siano normali sono scelti in maniera minuziosissima, ti parlano dei personaggi forse ancor di più di loro stessi, e la grandezza dei Dardenne sta proprio nell'essere delicati, di mettere in evidenza queste cose senza prendere a schiaffi lo spettatore, senza annioarlo o infastidirlo con "il significato", ma riuscendo ad arrivare al massimo dell'espressione partendo da una base grettamente realista.
E quindi già senza che ce ne rendiamo conto ci arrivano informazioni disparate, e non bisogna star lì tanto a pensarci su, esempio: se hai guardato almeno una volta un tossico in astinenza davanti ad una qualsiasi stazione ti accorgi subito che il tizio lì è in astinenza, eppure i Dardenne non ti hanno fatto vedere niente, solo un tizio che fuma con una maglietta marroncina, non sapevo nulla del film eppure appena ho visto quel tizio fumare con quella maglietta marroncina ho pensato "questo è un tossico, lol".
Quindi è proprio visimamente che i Dardenne sono bravi ad ingannarci, ci fanno credere che sia tutto semplice, che il loro intervento sia bassomimetico e che cerchino di riprendere la realtà così com'è; è una falsità. Il loro realismo è decisamente troppo espressionista per essere definito tale, non c'è niente che non significhi, che sia lì per caso, non c'è un briciolo di realtà, ma sono bravissimi a farti credere che tutto quello che vedi sia potuto succedere ad un tizio qualsiasi.
Gli attori non recitano secondo una scuola, non sembrano dei teatranti, non sono gente della strada, anche se si arrabbiano molto riescono a non farlo mai in modo cinematografico, sembra essere più un lavoro maniacale di osservazione e ricostruzione, di gesti e di sguardi catturati e riproposti, con un significato in mezzo.
E quindi ingannati dalla messa in scena e da questo strepitoso lavoro sugli attori troviamo una rinnovata credulonità,
Ma non è tutto così bello, già, perchè a metà visione mi sono accorto del trucco e allora ogni passaggio, ogni nucleo narrativo mi è sembrato talmente canonico (all'interno del loro cinema) da non differire qualitativamente (in senso aristotelico) dai canoni narrativi del cinema commerciale.
Comunque sia rimane un film veramente solluccheroso da osservare minuziosamente.