Ho finito ieri notte di vedere quest'ottima serie, due stagioni fino ad ora, sulla Roma delle guerre civili e della lotta potere, ed è una gran bella serie.
I personaggi e la storia dovrebbero essere conosciuti a tutti quelli che hanno la 5a elementare, non ci dilungheremo quindi oltre nel descrivere Cesare e Pompeo, Marco Antonio e Cleopatra.
Grande successo invece per i due personaggi popolari (di estrazione plebea) che seppur esistiti storicamente qui vengono ampiamente romanzati, arrivando a rivestire il ruolo di narratori interni alle vicende, nonchè portavoce dei problemi quotidiani: Titus Pullo e Lucius Vorenus, che giurando fedeltà a questo o quel comandante ci fanno assistere dall'interno alle vicende che hanno cambiato la storia dell'occidente e nonostante qualche ovvia licenza narrativa il loro essere risulta sempre piuttosto credibile, sia come romani che come soldati, forse è un po' eccessiva la facilità con cui arrivano a parlare a tutti i grandi personaggi, ma è anche un punto di forza della serie, grazie a questi due soldati la serie non si appiattisce sulla forma soap opera dell'aristocrazia, che non è che non sia presente, c'è tutta una sottotrama di intrighi di famiglie e odi tra consanguinei, ma visto che storicamente pare che fosse roba di tutti i giorni la loro visione non annoia, anzi, è proprio dalle parti non marziali e non politiche che vengono fuori i caratteri più interessanti e su tutti (questo è un gran colpaccio della serie) si staglia la figura di Ottaviano, che fin da ragazzino viene presentato come intelligentissimo e freddo calcolatore, dalla statura morale salda ma ambigua che fin dalle prime inquadrature vien voglia di chiamarlo Augusto.
Peccato che non ci fossero state decine di milioni di euro in più (sembra che sia stata la serie tv più costosa di sempre) perchè di tutte le battaglie combattute siamo fortunati quando vediamo 50 soldati per parte, il più delle volte le battaglie ci vengono solo raccontate, ed è un gran peccato perchè da quel poco che si vede sia l'armamento dei legionari sia il modo di combattere è filologicamente abbastanza corretto, con i soldati che si avvicendano in prima linea, con il combattimento in formazione chiusa, la testudo e tutto quello in dotazione di un legionario romano.
Nella serie si tromba anche parecchio, tanto che la Rai ha dovuto censurare un po' di cose, comunque sia (ho visto la versione della BBC) non c'è nulla di eccessivo o esageratamente hard, anzi, i riti orgiastici sono pure troppo soft e spingersi oltre (almeno sul bere, sul mangiare e sul vomitare) era auspicabile.
Nella serie Bruto è uno stupido e Cicerone un antipatico incompetente.