Hitman - Io ero uno dei pochi (credo) che ci sperava, e anche qualcosa di più. Credevo seriamente che hitman avesse (e le avrebbe ancora) tutte le possibilità per il miglior adattamento di un videogioco, ma ci è stato confermato che dovremo aspettare ancora e ancora prima di vedere qualcosa di decente.
Timothy Olyphant è il meglio di tutti, spero divenga la prossima star del cinema americano.
Visto che il film è indifendibile da ogni punto di vista cercheremeo di elencare brevemente le poche cose che funzionano: le camminate nei corridoi con l'agente 47 inquadrato dall'alto e di spalle, ce ne sono un po' sparse per tutto il film, sono molto musicali, sopratutto quando non sono giustificate narrativamente, non mi sarebbe dispiaciuto se tutto il film Timothy Olyphant fosse stato inquadrato di spalle mentre cammina per i corridoi d'albergo.
La sua relazione sessuofobica con la tipa, mentre lei tutta arrapata tenta di farselo lui la stende con una presa alla nuca, bitch!
ehm. basta.
White Zombi - horror classico ('32) con Bela Lugosi, ad Haiti c'è un mad doc (indovinate da chi viene interpetato) che rende zombi le persone per farle lavorare nella propria fabbrica di zucchero (così non si lamentano degli orari, lo dice Bela in persona) ma sopratutto perchè è un po' schizzato di suo. Discese ctoniche e tutti i vari tòpoi dell'horror classico, gli zombi non mangiano la carne e non fanno tutte le cose che siamo abituati a vedergli fare, rispondono agli ordini e inquietano con i loro visi dipinti. Estetica da muto, ben aldilà del modo di ripresa. Il gruppo di Rob Zombi avrà ripreso il nome da qui? chi lo sa.
The King Of Kong - Tempo fa impazzava sul mio newsreader questo documentar, io sui due king di Donkey Kong, però ancora il dvd non era uscito e lascia perdere l'idea di recuperarlo, poi scopro dal buon kekkoz che il documentario è visionabile e mi lancio nel recupero.
Molto meglio di quanto potessi immaginare, non è un documentario su Donkey Kong o sull'era dei cabinati, è la sfida eterna fra due persone, dal sapore mitico che va ben oltre la storia e la razionalità. Alcune inquadrature hanno una così alta densità drammtica (uno sta giocando tendando di battere il record dell'altro e questo entra in sala giochi, l'inquadratura tiene dentro tutti e due) che vien quasi da pensare che siano costruite, beh, chi se ne frega, nulla toglie all'abilità dei giocatori, al loro stile e alla maestria del documentarista.
Poi è un documentario pieno di nerd e videogiochi, difficilmente non lo avrei apprezzato.
Kidnap - Rapimenti e drammi familiari, non è nemmeno diretto male, un buon set di inquadrature marcano la discendenza Hongkongese e l'idea di partenza è senz'altro buona: una vittima di un rapimento a cattivo fine (gli ammazzarono il fratello) decide che per salvare il suo amato e pagargli le cure in svizzera rapirà un bambino. Ma rapisce il figlio sbagliato, trattasi del figlio di un'ispettrice di polizia. Purtroppo però il film è scritto male, procede per sequenze vuote e ritmo a singhiozzi, cose che si capiscono male e un grande interesse per il dolore delle famiglie vittime del rapimento che però non suscita in noi un affezione adeguata. Le scene d'azione funzionano un tantino di più.