Tarantino ha dimostrato che quando si mette a usare la macchina da presa è un regista indubbiamente superiore, ma il nostro messicano riesce a non prendersi troppo sul serio, e far rimanere il film dentro i binari del grindhouse e a farci godere di dose massiccia di divertimento.
Bello perchè tamarro, ostenta i suoi difetti, e li porta tutti in primo piano, dalla narrazione abborracciata, dai raccordi fatti volutamente a caso durante le esplosioni, dalle esplosioni che avvengano senza che ce ne sia la minima necessità o che vengano giustificate in qualche modo: ci sono e sono esplosioni: enjoy jumping actors. Per non parlare poi di una tipa che ha un m16 tutto moddato al posto di una gamba.
Gli zombi tutti gelatinosi/bubbonosi sono fantastici, sono fatti bene nel loro stile retrò-anni ottanta, la cosa sconcertante è che assomigliano davvero paurosamente alla foto del pene bubbonico del marine tornato dall'iraq, ma questa è un'altra storia.
La cura per l'effetto pellicola rovinata, con le rigature pressochè costanti, i colori decaduti, i salti di pellicola e le bruciature, è di livello maniacale e anche se non vi piace il film potreste stare tutto il tempo a guardare quello che avviene sulla pellicola.
Poi c'è Tarantino, che è grasso ed è un cane a recitare, ma fa ridere lo stesso, sopratutto quando prova a stuprare la protagonista mentre si sta squagliando come pizza margherita.
Bruce Willis è il meglio di tutti. Davvero, è il meglio di tutti, e lo dimostra nella scena che dice di aver ucciso Osama Bin Laden.
Ci sono poi delle inquadrature (e non mi tolgo dalla testa quella dove Marley Shelton si protegge con la mano dalla siringa del marito) che sono talmente belle, ma talmente belle che non ho proprio idea di come descriverle: sarà che hanno un inconfodibile gusto passatista (si va ben indietro rispetto agli anni 70) sarà che quando uno fa un quadro di quella potenza visiva (costruendolo come un brutto e banale quadro) è riuscito in un'impresa che in pochi avrebbero saputo sfruttare (nemmeno Tarantino).
Comunque, sarà il colore dei suoi capelli a contrasto con tutti colori della pellicola, sarà il suo stato di disperazione, ma tutti i più belli (e ironici) sono i piani su Marley Shelton.
C'è poi da dire che se uno si fa un film così e se lo dirige, scrive, fotografa, opera e musica ha tutto il mio rispetto per l'eternità.
Io mi sono fatto delle gran risate e di continuo per tutto il film, chiedetelo a Gozu e Rob.