Non sono mai riuscito a stimare il lavoro di Gondry e in questo lavoro frutto del suo ingegno si vedono i limiti di un francese spocchioso, e i francesi quando fanno gli spocchiosi non li batte certamente nessuno.
Fare un film sul rapporto sogno-realtà è già sintomo di eccessiva considerazione di sé, l'idea *geniale* di confondere i due piani è patologia di un fricchettonismo adolescenziale non risolto.
Bravo, è bravo gondry a fare tutti quegli effettini dal digitale alle animazioni finto-amatoriali finto-rustico finto-cool, ma se qualcuno ne azzecca (e ci mancherebbe anche che in due ore di film tutto uguale non azzeccasse nemmeno qualche trovata visiva...è pur sempre un fottuto pubblicitario di merda) altri vanno dall'inutile (talmente inutili e gratuiti che nemmanco me li ricordo) al ridicolo (come il cavallo vestito a simulare il cavallo di pezza...ribrezzo), ma più generalmente si rimane in un crogioulo di banalità esposte con la certezza di avere genialità da snocciolare a menadito, ma non è così.
E' solo un noiosissimo e borioso miscolamento di "guarda quanto sono bravo e originale" assieme a una storia d'amore che forse reggerebbe anche se trattata in modo più rispettoso, invece si addensano tante di quelle stronzate che ci si scorda di costruire un po' di dramma.
E allora via con scene e scene che non ci dicono niente, che vorrebbero colpirci, arrivare ad una svolta e farci vedere i vari risvolti e le varie sfumature, ma purtroppo Gondry si è scordato di mettere qualcosa al di sotto di tutti i lustrini luccichini specchietti per allodole boccalone.
Il bello è che tanta gente è convinta che Gondry sia bravo. Se Gondry è bravo Kitamura è più profondo di Tarkovsky, Bergman e Dreyer messi assieme.