Gli unici aggettivi che mi vengono in mente per descrivere un film dove avvengono cose tremende come accoltellamenti nel cuore con sangue zampillante, palmi di mano trafitti da chiodi per crocefissione, maschera elasticomunita ricavata da pelle di faccia umana, siano tenero, delicato, eroico.
Un lirismo melanconico porta avanti la fuga dei tre, in un Texas polveroso e sporco, mostri dalla dimensione umana, che compiono gli ultimi delitti andando contro alla morte, ma ritagliandosi degli spazi di intimità, perchè sono una famiglia.
Poi c'è lo Sceriffo, che per vendetta rinasce come giustiziere, e si trasforma in un possibile dr satana.
Colpisce la recitazione, calda, calma, porta il peso della tragica inevitabilità degli eventi narrati, anche quando si vedono ridere, ne percepiamo l'intima distruzione, e di tutti, tutti bad characters.
E le facce polverose e sudice, facce tristi, facce da freaks; un grande casting di facce sconfitte..
Anche il registro del grottesco è accantonato, ogni situazione è affrontata senza spingersi troppo in là, spesso e volentieri ci troviamo di fronte al bizzarro, ma c'è sempre un alone di disperazione a circondare quello che vediamo.
Il montaggio frammentato ma non frenetico, sui volti, i dettagli dei volti, delle facce degli attori, delle sofferenze messe in scena, è sicuramente uno dei pregi del film, è anche un punto dove più si fa sentire una regia solida e consapevole.
E' un dispiegarsi continuo, basato su un ritmo distensivo e da una selezione musicale impeccabile e struggente, sarebbe perfettamente inutile cercare di rendere un idea.
E poi c'è il finale, rarefatto, disperato, ma allo stesso tempo liberatorio, continuiamo sulla strada nei titoli di coda, quasi con una speranza.
gore : texas : blood : captain spaulding : otis