C'è un introduzione di 40-50 minuti dove non si può premere "ESC". Poi iniziano a comparire i mostroni e si inizia a sparare...e poi First Person Shooter!!!
Bartkowiak è un buon regista d'azione, ma forse non è stata la scelta giusta per dirigere questo film: visto che siamo sulle atmosfere tenebrose e orrorifiche di doom 3 più che sulla furia sparatutto degli altri due episodi di una delle serie videoludiche più importanti di sempre. La scelta di puntare sul terzo gioco della serie penso sia dovuta a una strategia commerciale, visto che le interfacce, la colonna sonora, i mostri e gli ambienti vengono pari pari dal gioco, scelta discutibile, ma comprensibile. Ma per fare ciò ci sarebbe voluto un regista capace di gestire meglio la parte horror del testo; Bartkowiak, complice anche una sceneggiatura risciacquata, non riesce solo ad annoiare per tutta la prima parte, dirigendo un action medio nella seconda (della soggettiva parleremo a parte).
Quello che si doveva fare per un buon adattamento era far cacare in mano lo spettatore per metà film sfruttando gli ambienti (usati davvero poco), rintontirci dai colpi di scena e inquietarci con giochi di luce/buio/led/riflessi (qui c'è solo buio pesto!) per poi nella seconda parte fraggare gli occhi e il cervello, rasentare il limite della crisi epilettica indotta, osare là dove un comune videogiocatore non potrebbe mai arrivare, un interminabile susseguirsi di schizzi di sangue, teste che eplodono come cocomeri, corridoi, mostri che spuntano come funghi, armi avveneristiche, schizzi di sangue, il tutto sparato sugli occhi dello spettatore a 487 Frames Per Second.
Come era prevedibile non è niente di tutto questo, ma malgrado le gravi lacune, è un film che si lascia vedere e l'unico compito che aveva, quello di fare una soggettiva quanto più fedele possibile ad un FPS, è stato eseguito degnamente.
Chi si sarà fatto qualche partita a DooM seguirà con sommo gaudio, godrà appieno della vista del BFG9000 e di tutti gli altri gingilli...e poi, quando si scatenerà la furia in prima persona, gli altri diranno solo "fico" lui no, lui sentirà l'impulso irrefrenabile di tornare a casa e farsi una partita a livello nightmare.
E' una sequenza strepitosa, forse un po' troppo corta, ma da sola vale l'intero film.
Frag Everything That Isn't You