Non esendo propriamente un film di guerra e non essendo un film di denuncia (secondo giornali illustri americani per mancanza di palle, imho no) ci si domanda cosa si tratti in questo film; non è nemmeno il militarismo, anche se, è bene chiarirlo subito, Jarhead è un film di guerra antimilitarista, che però non cade nella bassaretorica antimilitarista (di altro tipo purtroppo si) e mette in secondo piano il tutto al nostro giovane marine e alla sua guerra privata; non tanto un conflitto interiore; ci si tiene ben lontani (e per fortuna) dal tormentarsi su ciò che è giusto o ciò che è sbagliato; è la storia di un ragazzo in guerra, che vuole combattere, che vuole sparare, ma si aspetta, nel deserto, giocando a football e facendosi le seghe, sognando di ammazzare qualcuno, perchè non c'è altro da fare, perchè è il loro lavoro, teste di barattolo.
Si pagano, e anche subito, velocemente e imho senza problemi di eleganza i debiti nei confronti dei warmovie più vivi nella memoria recente (Fullmetal e apocalypse). La regia si tiene stretta ai visi dei soldati, sopratutto a quello del protagonista, interpretato da un ottimo (quasi sempre) attore dal nome impronunciabile (non riesco a leggerlo, quindi nemmeno lo scrivo), si sengala la quasi totale mancanza di azione, e nonostante questo (e la prospettiva del film che certo non predilige esplosioni e sparatorie) il film gode di un buon ritmo, supportato da un gran bel montaggio (secco e disorientante). Le dolenti note vengono proprio in fase di composizione, più spesso del lecito si vanno a comporre quadretti coi soldati in silhouette sullo sfondo di pozzi incendiati, soldati che si fanno passeggiatine interiori fra corpi sbruciacchiati e udite udite...un cavallo ricoperto di greggio in mezzo al deserto!! Se non vi dovesse bastare, questi esempi sono pure elevati a simbolo di qualcosa.
La colonna sonora pecca di invadenza e ogni pezzo è troppo famoso o riciclato per essere effettivamente potente.
Le mie aspettative erano altissime, anche fomentate da un gran bel trailerone (sapevo di rimanere deluso, ma mi piaceva pensare di trovarmi di fronte a qualcosa di grandioso). Ovviamente non siamo di fronte a ciò che speravo, ma mi è sembrato un buon film, a tratti ottimo, perchè da una parte ci fa vedere la vita al fronte senza patetismi (quando ci sono, tipo quando il protagonista punta l'm16 contro un suo commilitone, non mi sono piaciuti) e non si calca troppo sulle goliardie della truppa, dall'altra ci fa sentire i problemi psicologici (che fondamentalmente si riducono al fatto che gli scopano la ragazza e che ancora non ha ammazzato nessuno) dell'eroe senza annoiarci o essere ridondante.