Due ore di samurai che sparano a zombie che inseguono yakuza che uccidono zombie che ubbidiscono a demoni armati di bazooka mentre tutti si picchiano a colpi di kung fu.
copiaincollato da Zedisdead
Versus ha molti difetti, il più grande è senza dubbio la sua durata, la parte centrale è fiacca e tirata per le lunghe, molti dialoghi zavorra mandati a rallentatore, vuoti e sterili, non c'è dramma perchè --malgrado il titolo-- fra i vari personaggi non c'è un vero conflitto; espedienti tenuti su con la lacca e nessun tipo di evoluzione interiore. Ma la storia, la psicologia del personaggio, il plotting (anche i flashback rivelatori non rappresentano un punto di svolta) non sembrano interessare al primo kitamura (di cui ho visto solo Azumi) ... io mi domando allora perchè ci si dilunghi tanto.
Non basta dire che il suo è uno stile eclettico e popolare, che è un regista vuoto e fracassone, che fa girare la macchina a caso in tondo ai personaggi, che non sa farla stare un secondo ferma quella dannata macchina a mano...non basta dire che Kitamura ha fatto un film stupido e giovanilistico...perchè Kitamura ha fatto un film tamarro, esageratamente e genuinamente tale...e questo anche grazie ai suoi evidenti e numerosi difetti.
Qui si mischiano gli zombi, i demoni, il codice del samurai, Raimi, Terminator e Mad Max, la troma, il demenziale jappo, il manga, tanta azione, bad taste, i combattimenti di katana (le spade sembrano quelle di final fantasy) , del kung fu dal sapore retrò, la parodia e tanta tanta altra roba (il regista ha detto che era il suo primo film, pensava fosse l'unico, cosicché ci ha messo tutto quello che gli piaceva).
Potete starne anche tranquillamente alla larga, ma se amate l'esagerazione, le gozzoviglie, il gusto per l'esibizione autocompiaciuta del kitsch, le sparatorie gratuite e la gente con le armi ben in fronte alla macchina da presa; beh, allora è una visione fortemente consigliata: grande intrattenimento, alta amatorialità, stupidaggini, montaggio veloce, inquadrature estreme e una gran padronanza dell'azione, anche nei combattimenti più frammentati nel montaggio e articolati nella coreografia, non si singhiozza nel flusso e si fa sempre capire cosa stia succedendo.
Sto già aspettando Versus II.