Quando lo vidi pensai fosse colpa della saturazione visiva. Uscivo da una settimana dove mi ero sparato tutti i film del regista sudcoreano, quindi molto svogliatamente mi dedicai alla visione di questo samaria, che mi sembrò un ottimo film, ma che mi aveva lasciato piuttosto freddo rispetto ad altri lavori precedentemente visionati. Pensai che fosse nel mio occhio, giunto a saturazione di immagini kimkidukkiane, ma evidentemente non era la mia situazione nè la fattura del film, è nella mia testa.
Dopo aver affrontato la visione cinematografica, a debita distanza dall'infoio post ferro3, arrivo pure io a dire che questo è senza dubbio uno dei migliori KKD, scegliete voi cosa preferire.
Non c'è nulla che mi abbia annoiato o qualcosa che abbia rifiutato: il suo stile lo adoro, qui si sta anche dalla parte più carnale del suo cinema, e la storia è probabilmente la più profonda e pregevolmente raccontata che il regista abbia scritto.
Ma anche con tutta la buona volontà, e con le pensionate entusiaste (sono andato di pomeriggio e visto che al cinema c'era l'aria condizionata e a bologna si muore di caldo la sala era piena di vecchi) non sono riuscito ad amare spasmodicamente questa samaritana (come BadGuy, The Isle e Ferro 3... --porc..tutte le volte che voglio scrivere ferro 3 mi viene da scrivere ferro 4--).
Bellissimo, ma è rimasto un estraneo....mica si può andare d'accordo con tutti.
La sequenza finale è commozione cerebrale.
Sassi Gialli.