Zach braff (il dottorino di scrubs), qui dirige e interpreta una storia scritta da se medesimo.
La storia è quella di un attore televisivo con presunti problemi psichici che torna al paese natale per il funerale della mamma paralitica, troverà i suoi vecchi compagni di scuola, tutti falliti e insoddisfatti, ma che almeno sembrano capaci di provare emozioni, cosa che lui non riesce a fare, visto che suo padre lo ha impasticcato di prozac e altri psicofarmaci fin dalla fanciullezza.
Ma ha la fortuna di trovare una ragazza carina e simpatica che si innamorerà di lui,
così apre la sua mente a lei, scava nel proprio passato e arriva ad accettare il proprio presente, con tanto di emozioni ritrovate e happy end posticcio.
Si passa dalla commedia cinica al dramma romantico, il problema mi sembra sia nel divario (qualitativo) fra la prima e la seconda, si ride e si riflette sui personaggi del film quando si fa commedia, ci si annoia (e nemmeno poco) durante le anonime scene amorose. Saranno markette imposte dalla produzione, sarà l'inesperienza, ma questo passare da un registro all'altro non riesce a funzionare, non riesce ad ingranare un buon ritmo e non si riesce mai a fare romanticismo intriso di quella lucida leggerezza con la quale si fa commedia (e che se mi permettete è anche l'aspetto migliore del film).
Il film mi ha colpito soprattutto per la semplicità e il modo diretto di raccontare (e delle immagini), senza che si senta il bisogno di figure retoriche e senza fare ricorso a citazionismi di vario genere, Braff mette in scena una piccola storia in modo semplice, ma ci da il tempo di farci avvicinare ai suoi personaggi, dispensa le rivelazioni al momento giusto, ci fa riflettere sui rapporti fra il protagonista e gli altri. Il tutto in una cornice estremamente piacevole.
Braff è un'ottimo attore, con una faccia un po' così, pulita e da bravo ragazzo ma con un'ombra dentro, perfetto per fare l'alienato. Discreto come regista (sopratutto con gli attori, oltre a deliziarci con qualche trovata visiva...mi viene a mente quella della camicia uguale alla tappezzeria) pecca in qualche ingenuità di sceneggiatura, ma anche quella mi è sembrata più che discreta nel portare avanti una storia e un'idea.