Un robot è figlio di un lavapiatti che non può permettersi i pezzi-crescita nuovi di fabbrica. Così si ingegna hobbistainventore, e sogna di andare a Robotcity e conoscere il padronebuono, che da lavoro a tutti, la cui industria produce robot e pezzi di ricambio.
Ma una volta giunti a Robotcity il nostro sbullonato (oddio) protagonista si accorge che la realtà è un'altra, a capo dell'industria c'è un pescecane postfordista, il quale vuole sostituire i ferrivecchi con i nuovi modelli (costosissimi), sicchè il nostro culo di rame (non tradotto in un più anonimo copperbottom) eviterà a Robotcity gli eccessi da capitalismo selvaggio e facendo capire a tutti che il sogno americano è sempre possibile e necessario.
La fisica è perfetta, occhio di riguardo per il particolare, sbalorditive le texture (non avete idea di quanto dannatamente siano realistici i riflessi e le sgrattugiate di ruggine sul metallo)...niente che faccia gridare alla rivoluzione, ma davvero un gran bel lavoro, il problema è che mi sono stufato di vedere cartoon fatti al PC (e questo vale anche per la pixar) e sapere che così tante risorse (e denaro sonante) siano state sprecate.
Il film è inesistente, una serie di inseguimenti che vorrebbero assomigliare alla sequenza delle porte di Monster & Co., ma che si succedono senza fare presa sullo spettatore e senza divertire.
Le battute poi sono una vera tristezza, quanto di più trito e stereotipato vi possa venire in mente sui robot e ingranaggi farà la sua brutta figura in questo film (non ci ridevano neanche i bambini, che limitavano la loro ilarità alle scene slapstick).
Dispiace perchè l'idea poteva funzionare (anche se dopo Futurama non c'è vittoria e non c'è conquista in campo roboparodico), perchè all'era glaciale gli abbiamo voluto bene tutti e perchè la CG è veramente potente (meglio degli incredibili IMHO). Ma il film manca tragicamente di ispirazione e di gag, di plotting, di comicità.
Bisogna essere psicolabili per far doppiare un film a Dj Francesco, non ha skill, non ha espressioni...non sa nemmeno dire che ci sta dentro.
E c'è una cosa che proprio non ho digerito....il protagonista si fa la robofemmina dirigente di industria invece che la robopopolana, quando il film giustificava molto di più la seconda...mah.