Non appena (nella seconda metà del film) si va a guardare all'interno dei personaggi, quello che sembrava un film straordinario, dove però si rimaneva alla superfice, diventa un'opera tragica, dove i personaggi sono schiacciati dal peso delle proprie azioni e del proprio passato, in un mix fra kafka e edipo.
Dalla prima metà del film, che stupisce per l'uso della regia, a metà strada fra il cartoon e il videoclip (i tratteggi dal martello di Oh Daesu fino all'occhio del malcapitato, oggetti che svolgono la funzione di tendine digitali, split screen, chiaroscuri...ecc ecc ecc) e che ci rende tutta la furia, la cecità e il desiderio di vendetta del protagonista...fino alla seconda parte, dove l'eclettismo viene un tantino smesso, in favore di una rappresentazione che non rinuncia ai piaceri dell'estro, ma che fa concentrare lo spettatore sui drammi dei personaggi.
Il combattimento nel corridoio poi meriterebbe uno spazio tutto suo, una sequenza diretta magistralmente, un piano sequenza in carrellata, dove la macchina segue la furia di Oh Daesu, che dispensa martellate a destra e a manca. Una delle sequenze più belle che abbia mai visto. Semplicemente indimenticabile.
Ma dopo la visione di Joint security Area, mi sembra che la capacità del regista coreano di ironizzare e mantenere un tono ironico su temi importanti e scottanti sia il suo maggior pregio. Anche nelle scene più crude si ha sempre uno stemperamento, una mitigazione del sorriso, come appunto nel combattimento nel corridoio o quando Oh Daesu mangia il polpo vivo (ripugnante, divertente).
L'attore protagonista poi è un mostro di bravura, bisogna vedere per capire la sua capacità di far emergere l'emozione, il senso. Il volto e il corpo di Min-sik Choi ci servono da bussola per orientarci dentro una narrazione che resta incompleta fin quasi la fine.
C'è poi la critica al mondo-tv, alla videosorveglianza (sigh!) , una divertente e pacata misoginia (quando lei gli chiede come è il raviolo prima ancora che lo abbia masticato)....e molto molto altro che non sono riuscito a vedere...ma non me ne preoccupo...torneò a vederlo e rivederlo....