Confine (il più militarizzato del mondo) Corea del sud e Repubblica Popolare(?!) Democratica (?!?!) di Corea. Un soldato della Repubblica salva la vita ad un militone sudcoreano, fra i due nascerà un'amicizia, ma causa il confine (e i massimi sistemi che gravano su di loro) gli eventi prenderanno una strada nefasta. Una agente Coreana/svizzera delal diplomazia degli stati neutrali (svezia e sviezzera) è richiamata in madrepatria per ricostruire l'esatto andamento dei fatti....le vicende narrate per flasback e flashforward.
Questo Park mi ha dato qualche scocciatura...i maledetti sottotioli non in sync...quindi ho visto un pezzetto di dumplings consigliato da lui (dai three extremes ..... magnifico quello di Miike....l'ultimo lo devo ancora vedere sigh!) e la prima parte (argh....devo vederlo al più presto... argh...argh...maledizione!) di oldboy, sentito nominare continuamente in giro... Sulla scelta di questo film sono giunto grazie al titolo di questo blog.
Sulla base del giallo si costruisce un film che tratta della divisione che lacera il paese da ormai 50+ anni.
Si guarda dagli occhi del sud, c'è l'accusa contro il regime del nord (quando mente i soldati si fotografano nell'avamposto comunista nell'inquadratura si occultano i ritratti dei Leader rossi) ma per il resto il film si mantiene immune da ideologismi, facendosi anche burla del gioco delle parti che le due fazioni adottano. Sembra esserci principalmente la volontà di superare un rigurgito del passato (la guerra fredda) , ma anche la consapevolezza che la strada della riunificazione è difficilissima (il nord teme di essere cancellato) e ostacolata (dalle armi) dal gioco di ruolo che entrambe le parti sono tenute a fare. E non si rispariano critiche (sottotesto) a nessuno (nemmeno a quelli con gli occhi a palla).
Ed è proprio nella sottile ironia che aleggia nel film (che viene a sollevare ogni tanto la narrazione dallo sconforto che reca una storia tragica su una situazione politica tremenda [pensate un po' se l'italia fosse divisa in due con a nord una repubblica popolare democratica leghista......brrrrrrrr] ), che ho trovato i punti di forza di questo lavoro.... più che nella ri-costruzione rompicapo dell'intreccio (di grande impatto, mai banale, e che riesce a generare grande curiosità...insomma per farla breve è un film scritto con le palle).
Park mi è sembrato (oltretutto in un film dove era rischiossissimo usare uno stile "forte") un'eclettico del mezzo; tendine, zommate, carrelli, influenze occidentali(nella costruzione narrativa) che rendono il film estremamente esportabile malgrado la particolarità dei temi.
Riesce sempre anche a mantenersi (visto che i temi sono vanno a toccare i sentimenti di persone che hanno visuto e vivono sulla loro pelle quel dramma) nella soglia del buon gusto (la dove in oldboy [per quello che ho visto] si è potuto sbizzarrirecon grande successo) , mettendosi al servizio della storia e concedendosi qua e là un vezzo d'autore.
Da vedersi in accoppiata con Coast Guard di Kim Ki Duk.