Lei una Medium che riesce a sentire e vedere la presenza dei morti, lui un fonico per una televisione, vita piuttosto noiosa. Mentre il marito sta registrando dei suoni in un bosco, una bimba che sta scappando dal suo rapitore si nasconde dentro il baule delle attrezzature, riesce a nascondersi, ma verrà chiusa inconsapevolemente dentro e sarà portata a casa insieme a microfoni e registratori e lasciata in garage. La moglie, contattata dalla polizia immediatamente per le sue facoltà paranormali si accorge che la bimba è in casa sua, ma forse per proteggere il marito da possibili implicazioni nelle indagini, più probabilmente per dare una scossa alla sua vita progetta un piano per riportare la bambina ai genitori. Ma la polizia si insospettisce, e durante il colloquio fra un agente e la medium, il marito per far smettere di urlare la bimba la soffoca..ma un po' troppo...così si vedono costretti a sotterrare il cadavere. Ma l'immagine della bambina tornerà a tormentarli, apparendogli ovunque durante la loro vita...Con la rivoluzione digitale si è giunti ad una sorta di feticismo del terrifico, con spreco esibizionistico delle meraviglie ancora imperfette dell'immagine sintetica e di quanto poco convincenti siano (ancora) per spaventare, Kiyoshi Kurosawa mette in scena un horror dai tempi lentissimi, dilatati fino all'eccesso, dove piano piano, dalla “normalità � di quello che sta filmando (noiosa vita familiare e lavorativa) e dalla staticità dell'inquadratura (fissa o con lentissimi movimenti di macchina) balenano, come un'immagine subliminale, come disturbi su una frequenza radio, frammenti di una realtà altra. Gli basta indugiare su una busta con di Pop-Corn ballerini, far calare un mezzo braccio da una spalla, che la soglia fra la norma e l'allucinazione, tra il credibile e il suo contrario, fra la presenza fisica e quella immateriale (il marito è un fonico, cattura i suoni del mondo, la moglie una medium, riesce a sentire la traccia delle anime) viene a creare una tensione fortissima, che trascinerà lo spettatore in un vortice di paura e angoscia, in ogni immagine “normale� andrà a ricercare la stonatura, l'oggetto fuori posto, un angolo vuoto della casa, la presenza della bimba sarà sempre più forte e minacciosa, fino alla liberazione (?) finale.... L'inferno non è facile da sopportare...tantomeno in questa vita.