domenica, gennaio 28, 2007

Non sono mai riuscito a stimare il lavoro di Gondry e in questo lavoro frutto del suo ingegno si vedono i limiti di un francese spocchioso, e i francesi quando fanno gli spocchiosi non li batte certamente nessuno.
Fare un film sul rapporto sogno-realtà è già sintomo di eccessiva considerazione di sé, l'idea *geniale* di confondere i due piani è patologia di un fricchettonismo adolescenziale non risolto.
Bravo, è bravo gondry a fare tutti quegli effettini dal digitale alle animazioni finto-amatoriali finto-rustico finto-cool, ma se qualcuno ne azzecca (e ci mancherebbe anche che in due ore di film tutto uguale non azzeccasse nemmeno qualche trovata visiva...è pur sempre un fottuto pubblicitario di merda) altri vanno dall'inutile (talmente inutili e gratuiti che nemmanco me li ricordo) al ridicolo (come il cavallo vestito a simulare il cavallo di pezza...ribrezzo), ma più generalmente si rimane in un crogioulo di banalità esposte con la certezza di avere genialità da snocciolare a menadito, ma non è così.
E' solo un noiosissimo e borioso miscolamento di "guarda quanto sono bravo e originale" assieme a una storia d'amore che forse reggerebbe anche se trattata in modo più rispettoso, invece si addensano tante di quelle stronzate che ci si scorda di costruire un po' di dramma.
E allora via con scene e scene che non ci dicono niente, che vorrebbero colpirci, arrivare ad una svolta e farci vedere i vari risvolti e le varie sfumature, ma purtroppo Gondry si è scordato di mettere qualcosa al di sotto di tutti i lustrini luccichini specchietti per allodole boccalone.
Il bello è che tanta gente è convinta che Gondry sia bravo. Se Gondry è bravo Kitamura è più profondo di Tarkovsky, Bergman e Dreyer messi assieme.
martedì, gennaio 09, 2007

Zampa Di Giaguaro è un cacciatore, nel suo villaggio arrivano i guerrieri dalla città che razziano stuprano e ammzzano, lui nasconde la donna e il suo primogenito, poi si da alla battaglia. Ma sarà catturato, portato fino in città, si salverà ad un sacrificio umano, scappa per ritornare dalla sua donna, i guerrieri lo inseguono, lui rinasce dal fango, li ammazza e recupera la donna e i figli (che nel frattempo sono diventati 2) prima che arrivino gli spagnoli.
Concordo pienamente con il critico del San Francisco Chronicle che così scrisse di questa apocalisse: "...sembra qualcosa fatta da una persona pazza".
Si perchè la tensione e la paura del successivo (più che la tanto polemizzata violenza) non danno veramente tregua a chi guarda.Effettivamente si sta male: calati brutalmente in un incubo paranoico a velocità smodata quando arriva un ralenti a farci vedere un bel fracassamento di testa è più un tirare il fiato che un disturbo per il rumore sordo del cranio che fa crack.
Tutto questo non è necessariamente un male.Anzi è proprio per questo (e forse di questo si salva) che il film funziona, diverte e, non vorrei diventare pedante, spaventa.
La paura di quello che verrà dopo, di quello che non si vede e di quello che non vorremmo vedere nella realtà è un forse il vero tema del film, più che la distruzione e la decadenza di una società a Mel Gibson sembra interessare la paura, e in fin dei conti, con la sua mano grossolana ma fottutamente efficace, non fa altro che mostrarci la paura degli altri, e siccome il suo mestiere pare saperlo fare mette paura pure allo spettatore. Che poi, a volergli fare un complimento, Mel Gibson sia una persona altamente discutibile (ma come tutti quelli altamente discutibili in fondo mi sta sipmatico) e che quello che ci vuole proporre probabilmente sia più discutibile di lui (qui è un altro paio di maniche) è innegabile, ma il film è innegabile che sia molto divertente.
Immaginatevi un gruppo di persone scalmanate, sudicie e con delle schifezze sulla faccia che si rincorrono per un bosco (no, non è un technorave), tutti inquadrati in pose plastiche o nel pieno della loro furia, che la macchina da presa sia sempre risucchiata o risucchi il mondo, guardate la giungla e trovateci delle facce assetate di sangue che si odiano, aggiungete un giaguaro che mangia la faccia, un cacciatore che viene deriso in pubblica piazza da uomini donne e bambini per la sua infertilità (e tutto questo senza che ci fosse il bisogno di insistere così tanto) e in più: riferimenti all'
Apocalisse di Giovanni sparsi un po' a caso, gente che si prende bene solo quando fracassa ossa, cuori in mano, gente che mangia i testicoli e, nientepopodimenochè
, le sabbie mobili (da quanto tempo non le vedevo!!sabbie mobili lol).
Ditemi voi se non vi sembra il lavoro fatto da una persona pazza.
E' bello, Big Up.
Una breve quanto parziale (non ho visto un cazzo) lista della Murda più maiuscola che avete trovato al cinema nel 2006.
L'ordine è più o meno casuale e soggetto alle passioni e agli umori del momento, ma i film so quelli.
GITS 2: InnocenceLady Vendetta
Il Labiritno del FaunoLa Casa del DiavoloSuper Nacho
Inside Man
Il film pacco dell'anno è stato invece, senza ombra di dubbio e senza possibilità d'appello, Volver di quel trombone di Almodovar.
The Prestige si merita una menzione per il fatto di essermi piaciuto pur nell'impossibilità di piacermi davvero.
Project Sigma ha spaccato.
Vorrei recuperare: Slevin - Patto criminale, Mission:impossible 3, Clerks II, L'amico di famiglia, Silent Hill.
Comunque la cosa più bella che ho visto quest'anno
è questa.
You are Not Prepared.