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mercoledì, giugno 27, 2007
Electroma - Daft Punk - 2006 


Due droidi vogliono diventare umani, non ci possono riuscire, così sono tristi e vogliono autodistruggersi.

Si potrebbe pensare che un film girato da due musicisti in declino (francesi per altro) sia necessariamente altezzoso e inutile. Se ci aggiungiamo che il film non è parlato, ma la musica fa da cassa di risonanza ai personaggi (la musica non è dei Daft Punk), il pericolo di assistere ad una pippa mentale era alto, ma con sorpresa ci siamo trovati di fronte a qualcosa di altamente suggestivo e di difficile definizione.
Non è propriamente un film narrativo, perchè una narrazione c'è, è esplicita ed è pure forte, ma ridotta all'osso, priva di qualasiasi forma di stereotipo o di clichè, priva di qualsiasi colpo di scena o convenzione, inoltre tutto è talmente esplificato che sembra privo di un intreccio ; non siamo sul terreno della sinfonia visiva, perchè l'uso delle musiche è al contempo troppo semantico e poco diffuso e il susseguirsi delle immagini è lineare, causale, il montaggio (pur nella sua forza) è invisibile. Fortunatamente si strizza l'occhio solo saltuariamente alla videoarte.
Forse la definizione migliore, anche se un po' banale (forse) è quella di un racconto per immagini, visto che è proprio la componente narrativa (pur nella sua semplicità e linearità) ad essere quella che più viene interessata dallo scorrere dei quadri e dagli attanti, fa quasi strano vedere una così forte padronanza cinematografica in due musicisti, che lasciano alle musiche e al montaggio il compito oneroso del ritmo (e i daft punk da bravi musicisti con il ritmo ci sanno fare), ma la forza sta tutta nelle immagini.
Ridondanza e ripetizione (sia dei punti di vista della mdp che a livello diegetico) fondano lo stile del campionatore --uberpostmoderno-- in azione, l'umanizzazione impossibile del circuito stampato, che acquista l'umanità solo quando capisce che non la può raggiungere e la conferma con l'azione che per definizione una macchina (di sua spontanea volontà) non può fare, autodistruggersi.
E poi di questo film ho amato (a parte il fatto che mi sono emozionato tantissimo e ho empatizzato coi due robot) tutto il suo surrealismo, c'è tanto di Lynch, ma di quello buono, l'inquietudine dei rabbits e la normalità strana di velluto blu.

Viaggiano in macchina nel deserto, si fanno spalmare della plastica gommosa in faccia per far finta di essere umani, gli si sfalda la faccia, gli altri robot li guardano male, fuggono a piedi nel deserto, camminano in modo bellissimo e a passo sicuro, c'è anche il primo piano di una fica pelosa e sui titoli di coda c'è un uomo/macchina torcia umana/macchina che cammina.

martedì, giugno 26, 2007
The Longest Nite - Tat-Chi Yau - 1998 


Un poliziotto corrotto (un poliziotto, cit.) interpretato da un tenebroso e cattivo Tony Leung che fa un po' da mezzano alle varie cosche di Macao incastra un rasato e misterioso Lau Ching Wan, che in realtà e stato assoldato da un boss proprio per togliere di mezzo il poliziotto violento e rompiballe.

Buon ritmo e interpreti grandiosi (e non solo i protagonisti, tutto il cast merita lodi), che sono capaci a esprimere tutto il fatalismo e l'incertezza della condizione umana, ma anche delle ex colonie a ridosso del passaggio di consegne dei poteri, in una cornice che è quella dei rapporti di business e potere (per l'appunto) dove ci si muove dietro interesse e secondo la premeditazione, dove anche il più manzo e terribile dei personaggi si ritrova incastrato come un pisquano qualsiasi da gente più tosta di lui.
Ed è quindi dopo; dopo tutta la violenza (anche se sarebbe più corretto parlare di torture) a cui abbiamo assistito, dopo tutta la cattiveria che è stata protratta, ci rimane solo il duello, fra chi è stato beffato e chi deve portare a compimento un lavoro. Il primo trova nella vendetta non tanto una via di fuga, quanto una condizione d'esistenza (esemplare quando in barba ad ogni logica interrogatoria si uccide, in modo impulsivo ma calcolato, il proprio ostaggio prima che ci riveli una qualche informazione fruttuosa), il secondo non sappiamo perchè debba alla sua missione così tanto, ma il capello rasato di Tony Leung nel finale (che è lo stesso di Lau Ching Wan per tutto il film) ci suggerisce che anche per lui eliminare il suo obbiettivo è di primaria (inteso come bisogno primario) importanza.
Si arriva così al pre-finale con una sparatoria eroica (un eroismo alla Patrick Silvestre, questa la capite solo se avete visto GITS: S.A.C. 2nd gig, per rendere le cose più chiare diciamo un eroismo alla AHND, questa speriamo la capiscano in un po' di più) che sebbene girato un po' all'americana (bang, controcampo, esplosione, controbang, controcampo, controesplosione) riesce (probabilmente grazie ai ralenti leggeri e ad una fotografia molto espressionista) ad arrivare ad un livello semantico superiore e, nella gioia di vedere mille cose che vanno in frantumi e mille colpi di fucile esplosi, accedere a quell'eroismo citato in precedenza.
Rimane poi impressa nella memoria il faccione rubicondo (è davvero tondo) di Lau Ching Wan che spara con una desert eagle dal finestrino della sua macchina in corsa, con un espressione neutra e distaccata in faccia, ma allo stesso tempo presa e compiaciuta, l'espressione di colui che ha visto e conosce la morte, e che la sta assaporando.
Malgrado tutto questo, è un film che non ci ha soddisfatto pienamente, è forse troppo denso e permeato di significato, è oppresso dal suo stesso sottotesto, è per dirla con parole più sagge delle mie, un film paranoico, un film che non riesce a liberarsi e diventare davvero eroico sopra ogni interpretazione.

lunedì, giugno 25, 2007
Volcano High - Kim Tae-kyun - 2001 


Uno studente coi superpoteri che viene espulso da tutte le scuole per risse e molestie si ritrova alla Volcano High School, dove tutti i club sportivi degli studenti fanno a botte tra di loro, dove il preside e il suo vice tentano di mantenere l'ordine con un hoax e lo studente più fico/bravo a fare a pugni si chiama stufato di fagioli.

Sarà che il 2001 è ormai passato da un pezzo, e che là eravamo ancora nel pieno dell'orgasmo digitale matrixiano, ma a così pochi anni di distanza questo film ha perso tutto il fascino che gli effetti speciali potevano (siamo generosi) avere. Perchè se vedere combattere degli studenti fra di loro e contro i professori per mezzo di bolle energetiche e fluidi 3d può essere indiscutibilmente interessante, vederlo fare di continuo, senza un briciolo di inventiva che non sia quella di un montaggio irragionevolmente schizofrenico, diventa noioso e sul fin della tenzone è risultato pure faticoso arrivere al fine film (ecco gaurda, gli lancia la 348 onda energetica che farà anche questa cilecca colpendo il terreno, andando così a creare esplosioni di acqua e fango per la pioggia che sta cadendo, wow).
E allora cosa possiamo salvare? Beh, i combattimenti no di sicuro, primo perchè combattimenti non ce ne sono (non c'è un cazzotto o una pedata vera in tutto il film, solo dei gran svolazzamenti in digitale con i soliti trench di pelle nera e onde energetiche manco se Goku fosse stato fighting instructor) secondo perchè le coreografie sono piuttosto fiacche e noiosette.
Direi che si può salvare il lato comedy, i caratteri sono tutti abbastanza stupidi da far divertire e sebbene le situazioni vengano sfruttate al minimo qualche risata non ci viene negata.
L'aspetto sicuramente migliore del film è la scelta dei una fotografia desaturata e grigina, che sopporta bene (si nota davvero poco lo stacco con le parti in cgi) il massiccio impiego di immagini digitali e anche i bianchi bruciati sui primi piani dei personaggi riescono miracolosamente a non disturbare.

Anche per passare due ore in poltrona direi che è troppo scemo, è un film poco serio sotto tutti i suoi aspetti, tranne forse nell'uso del digitale, ma li è semplicemente (anche se più che dignitoso) poco originale e interessante.

Megaprops alla superpatata Sin Min Ah

venerdì, giugno 22, 2007
A shiny director 


martedì, giugno 19, 2007
Victory Rush 

Scopro con piacere dal blog di felipe che alla rai si devono essere resi conto della cazzata che hanno fatto e sono corsi velocemente ai ripari con un rattoppo (almeno per adesso) soddisfacente.

Ora posso andare a vedermi le puntate di un posto al sole con la mia linuxbox.

lunedì, giugno 18, 2007
Il viandante oscuro ha ricominciato il suo viaggio 



Ecco, non mi rimane che decidere se sarà questo film su diablo o quello su World of Warcraft ad essere il miglior film di sempre. WoW è WoW, ma Diablo! ZOMG! Un film su Diablo!

Moooooo Moooooo!

Intanto che aspettiamo andiamo a riguardare tutti i video di starcraft II. Viva la blizzard.

giovedì, giugno 14, 2007
Versibus Alternis, il trailer 

Cogliamo l'occasione per fare un po' di promozione con tornaconto.

Questo è il trailer di un documentario che sarà pronto a Ottobre e si intitola Versibus Alternis.

Il freestyle in italia attraverso le testimonianze di due dei più bravi a improvvisare rime in questo paese e contributi di alcuni mostri sacri del rap italiano.

Il progetto è totalmente underground, autofinaziato e hardcore.

Io ci ho preso parte come fonicomicrofonista.



Qui il myspace di bptvi dove trovare info più dettagliate.

mercoledì, giugno 13, 2007
webtv, di sta minchia. 


Si è aperta la webtv della Rai, era l'ora, si potrebbe pensare ad un primo momento, e invece ci troviamo costretti a odiare fin da subito un servizio che è buono e utile, questo non per motivi ideologici o politici, ma per una semplice questione di fruizione, io come molti altri sono inspiegabilmente e ingiustamente discriminato, non posso vedere i filmati su rai.tv.

Questo perchè malgrado activex sia una tecnologia di merda e ormai deprecata quei volponi della rai hanno deciso di rendere il sito fruibile solo con activex, questo vuol dire che per guardare rai.tv è NECESSARIA l'accoppiata windows+internet explorer, ogni altro sistemaoperativo+browser è tagliato fuori, provate con il vostro firefox2 a guardare uno di quei filmati, provate con il vostro mac tutto fighetto, provate quanto volete, ma non potete vedere un cazzo.

E' bello che un servizio pubblico, che dovrebbe arrivare a tutti e pagato con i soldi dei contribuenti discrimini incodizionatamente una fetta rilevante del mercato (stiamo parlando di windows+firefox, linux+qualsiasibrowser, mac+qualsiasi browser) per utilizzare una tecnologia vecchia, pericolosa e desueta.

Ora, come in molti ho già provato a mandare email di protesta alla rai, email tornate indietro, ma comunque conviene continuare a provare seguendo una lettera modello che trovate sul blog di g10co, le email invece potete mandarle a rai-net@rai.it e istruzioni@rai.it, ma le email quasi certamente torneranno indietro (ma mandatele lo stesso) utilizzate quindi questo form automatico.

Per fortuna NOI SIAMO PIU' INTELLIGENTI.

Combatti anche tu la discriminazione e la stupidità.

more: Punto informatico, pollycoke

domenica, giugno 10, 2007


sabato, giugno 09, 2007
Nerdcore 



I WoW all day not just sometimes
Who's this lv. 30 punk tryin' to throw down rhymes?
You ain't 1337 your best item is green
I've disenchanted more epics then you've even seen
You can call me a loser, you can call me a geek
my repair bill costs more then you make in a week
The Auction house; it's where I get paid
too busy pwnin' newbs for me get laid
My rhymes are the fire, created from sparks
When you look at my level you see question marks
You thought I was done but it ain't the finale
Bubble and Hearth? I say "fuck that pally!"
Mage make sheep, they make a whole flock
But I guess they're not the ones who use frost shock
That's a mistake that I had to fix
(Shit I only played a mage up to level 6)
I'm Undead - say your goodbyes
One-shot mother fucker then cannibalize
I got a hamster - I named my hamster Thrall
My hampster's like an Orc who's furry and small

My Name's Mannimarco and I fight for the Horde
If you try to sell me gold then you'll get ignored
Alliance bitches get on your knees
that lock pwned me, nerf please
Cry more newb your tears restore my mana.
I smoke the alliance like marijuana
Mannimarco there is none other
My rank is exalted, with you mother
I got a Felguard who kills at a glance
so you better shift your style to defense stance
Fuck all you pallies, though your armor may gleam
I'll drop your health so fast it'll make you scream.
In my left hand, I carry I tome
I will never roll a gnome
Reroll Horde - you can get phat lewt
Cuz the power of the horde is absolute


FOR THE HORDE! For The Win!

giovedì, giugno 07, 2007
Comunicazione di servizio 

i are a serious catDa oggi murdamoviez si arricchisce di un nuovo fantastisco servizio da offrire ai suoi lettori affezionati o occasionali che siano.

Qui a fianco, sulla colonna di sinistra trovate infatti il feedreader che vi permette di tenere sott'occhio i miei ultimi post su cineblog.it

Questo per rendere la navigazione sempre più ricca e interessante.

Tutto ciò in attesa di avere (è un progetto a media-lunga scadenza) un blog tutto nuovo (nelle tecnologie e nella grafica) che continui a fare di murdamoviez il vostro cineclick preferito nel vostro feedreader.

Distinti saluti,

la direzione.

Infamous, Johnnie Murda e i sette fratelli Wurda.

martedì, giugno 05, 2007
Hot Fuzz - Edgar Wright - 2007 


E' davvero bello scoprire che ci può ancora essere un film di puro intrattenimento, un film leggero e divertente, di quelli che guardi prima di tutto con piacere, che teoricamente si gustano meglio a cervello spento, ma che (anche se non necessariamente, li sta un po' negli occhi di chi guarda) è simultaneamente un continuo di stimoli per il pensiero. Con semplicità e una buona dose di cattiveria rilegge e parodia gli stereotipi del genere: passando in rivista una gran quantità di registri (oltre agli stereotipi, ma parodiare e rileggere i registri è molto più difficile che gli stereotipi) che straordinariamente riescono a comporre una coesione stilistica del tutto inaspettata (almeno per quanto mi riguarda) e che comunque è superiore a operazioni del genere magari anche più riuscite (e mi sto riferendo a King of Comedy), rendendo il film un continuum compatto tra azione e commedia, azione e cit-azione (lol) che si fanno capire a vicenda, battute che fanno ridere (finalmente) e gag distribuite in grande quantità per tutta la durata, un continuum sempre di spessore. Un film che pur nella sua viscerale inglesità direi che trascende da qualsiasi tipo di categorizzazione in materia di cinematografie nazionali.
Certo, alcuni dei suoi pregi (come l'estrema semplicità e la costante autoironia) si trasformano anche in dei limiti: perchè in fin dei conti tutto quello che lascia è del gran divertimento, sia ben chiaro, ce ne fossero, ma dopo che lo si è visto e ci si pensa un po' sopra non è che il divertimento continui ancora, vien più da pensare ai modelli: dopo che ho visto balle spaziali mi viene voglia di rivedere guerre stellari, spero di aver reso l'idea.
Anche una bacchettata alle città idealistebigotte che in nome della lotta al degrado e seguendo un processo di vetrinaficazione perdono il senso della misura, un po' come Bologna di questi tempi.

E' come un amico simpaticissimo che fa sempre le imitazioni: non ci vai in giro insieme.

kekkoz : gozu : daesu : Valido
(se ho perso qualcuno fate un fischio)

lunedì, giugno 04, 2007
Death Proof - Quentin Tarantino - 2007 


Tarantino è il regista che mi ha fatto amare il cinema con Pulp Fiction (prima c'era, e c'è ancora, Star Wars, ma lì stiamo più a basso livello), quindi è difficile per me ammettere che questo film è una mezza ciofeca.
Certo, non che ogni inquadratura non sia suggestiva, non che non ci siano delle cose pregevoli e ringalluzzenti, ma quando un film che vorrebbe essere solo del sano e crudo intrattenimento senza pretese (se non quella di divertirsi a girarlo e far divertire chi guarda) diverte poco e diluisce parecchio un po' di perplessitudine la lascia, se poi ci aggiungiamo che i dialogi (e il cineasta si chiama QT) fanno voglia di caa* la delusione, nonostante non riesca ad ammetterlo, si erge imperiosa al nostro cospetto.
Possiamo parlare bene fin che vogliamo dell'estenuante (in senso positivo) inseguimento in macchina finale, ma ciò non basta a farci dimenticare i vari momenti di fiacca (creativa e ritmica) in cui abbiamo assistito nelle fasi precedenti al finale, soprattuto da quando la storia riparte, ma anche da prima. I motivi forse vanno ricercati nell mancanza di fatti, di azioni, un qualche cosa che ci tenga effettivamente interessati a quello che stiamo guardando (visto che sarebbe da scemi pensare in uno sviluppo narrativo solido in QT) , e lui ha ampiamente dimostrato che riesce a farci interessare a quello che pare e piace a lui, ma qui, a voler essere buoni, non ci riesce tanto bene, sarà che forse il film ha subito il trauma dell'allungamento, il che potrebbe aver diluito oltremodo il film, facendo risultare un po' moscio quello che poteva essere grintoso e ingrifato, ma l'edizione che ho visto io è barzotta, niente di più.
Tuttavia fare un inseguimento in macchina con tanta freschezza e tale brio formale (e si, se mi permettete il termine, sempre che non lo considerate a sproposito, originalità) è un'impresa che difficilmente vediamo compiuta con siffatta eleganza e rettitudine: velocità e precisione nel montaggio, cattiveria e carrozzeria che si accartoccia nel diegetico, macchine dapaura lanciate in corsa riprese sempre dal punto di vista col più alto tasso di drammaticità...WHROOOOM!
E poi caro Tarantino pur apprezznado anche io la bellezza dei piedini delle ragazze, fare ottocentomila primi piani di tali estremità diventa dopo un po' scontato, infantile e ripetitivo (ok, rimane pur sempre piacevole).

Attrici tutte belle e calde, Tarantino invecchiando e imbolsendo sta preuccupantemente incominciando ad assomigliare a Tom Hanks, Eli Roth ha la faccia da beota.

Però alla fine siamo usciti contenti lo stesso, abbiamo visto belle macchine seventies e belle ragazze, ed è un omaggio più che dovuto agli stuntmen.

*cacare

venerdì, giugno 01, 2007
The World Sinks Except Japan - Minoru Kawasaki - 2006 


Questo doveva essere nel multimassroleplaying post di ieri, ma mi ero dimenticato di averlo visto, quindi avrà l'onore di avere un post tutto per sè, alla faccia di Er Patata, di Ching Ping e di Apichatpong Weerasethakul.
Dopo aver apprezzato (anche se non capisco perchè: era veramente brutto e non divertente) Calamari Wrestler (e il nome spiega tutto) scopro dalle pagine di gozu qualche mese fa di questa parodia di Sinking of Japan, che abbiamo visto al FEFF di quest'anno, quindi mi sono deciso a recuperarlo.

Tutto il mondo affonda (letteralmente) e gli occidentali e i cinesi che non sono morti si sono rifugiati in Giappone. La chiusa ed elitaria società nipponica li rigetta, sfociando nel nazionalismo più sfegatato e nell'odio verso gli stranieri, che perdono ogni privilegio e si ritrovano a fare i barboni, le puttane o se sono fortunati e sono politici i leccaculo del primo ministro giapponese.
Qualcosa di divertente c'è, un paio di volte ho riso (sopratutto quando Kim Jong Il tenta un improbabile colpo di stato) e il film riesce a funzionare quando si prendono per il culo gli stereotipi (degli occidentali ma anche dei giapponesi) e quando si fa satira sul mondo del cinema (con gli attoroni e i registoni americani che provano ad invadere il mercato giapponese) ma ci si perde e si zoppica ad ogni sequenza, poichè il tutto risulta eccessivamente sfilacciato e inconcludente per essere anche un minimo efficace (che se non ricordo male erano i grossi difetti anche di Calamari Wrestler).
Anche il livello parodico, è pressochè zero, ci si limita a prendere l'idea del film bersaglio e ribaltarla (la affondava il Giappone, qui tutto il resto del mondo, e non so quale delle due è più credibile), per portare il film su tutt'altri temi, che sono quelli della società giapponese e del rapporto con gli stranieri.
Il film sembra tutto e per tutto ultranazionalistico, solo il finale ci svela che in realtà non è così e che un futuro di pace, condivisione e comprensione è la cosa più auspicabile che ci sia, anche per quegli isolani razzisti dei giapponesi.
Si salva giusto perchè ci sono tante idee buone a fronte di un budget risicatissimo: la migliore credo sia visualizzare il collasso della cina facendo vedere un cinese a cui cadono gli spaghetti nel fiume e poi la stessa cosa con l'europa (che ovviamente è la Francia) con delle baguette che cadono nello stesso fiume, questa si chiama inventiva.

Ah, ed è anche più bello del film a cui fa la parodia.

MurdaTown
 

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